Museo Rionale Societas Joctorum
Il Nobile Rione Giotti è l’unico fra i dieci Rioni della Giostra della Quintana di Foligno ad aver istituito un museo.
Il Museo Rionale Societas Juctorum, inaugurato nel 2015, è un museo di storia dell’appartenenza rionale, uno spazio di memoria e narrazione che ha un duplice scopo: ricordare a chi fa parte del Nobile Rione Giotti la storia di cui ognuno è portatore e testimone, raccontare a chi scopre la Quintana per la prima volta la storia della manifestazione e che cosa significa far parte di un Rione.
Il percorso espositivo del Museo Rionale Societas Juctorum si articola in tre sale, all’interno delle quali sono conservati i sedici Palii di Giostra vinti dal Nobile Rione Giotti, cimeli, documenti, bozzetti storici e numerosi abiti sia da gara, come i quattro abiti da fantino indossati da altrettanti cavalieri vittoriosi dal 1987 al 2015, sia da sfilata, con i dieci abiti da nobili e dame che evidenziano anche l’evoluzione dell’abito barocco folignate dagli anni Settanta (ispirati alla moda francese) agli anni Ottanta, Novanta e Duemila (ispirati alla moda spagnola e inglese).
Il Museo Rionale Societas Juctorum è anche sede di esposizioni temporanee.
Dal 2015 ad oggi le sale museali hanno ospitato cinque diverse mostre: “Giotti 365, la Quintana è appartenenza”, un progetto fotografico realizzato da Luca Petrucci; “Di matita e pennello, la Quintana di Giuliano Scarponi”, dedicata alle caricature e alle opere pittoriche di Giuliano Scarponi; “Emozioni Scomposte, Arte e Quintana si incontrano”, prima esposizione personale di Cristina Bianchini che ha realizzato per ogni Palio un quadro di arte astratta per raccontarne le emozioni attraverso nuove ricomposizioni di forme e colori; “E saettar di focosi destrieri“, mostra dedicata alle opere equestri di Stefania Rosichetti; “Karibu Maisha – Benvenuta Vita“, reportage fotografico di Federica Sclippa che narra la sua esperienza vissuta in Tanzania.
Dalla sua istituzione il Museo Rionale Societas Juctorum è stato visitato da circa mille persone all’anno, partecipando a due diverse edizioni delle Giornate d’Autunno del FAI (2017 e 2018) e rispondendo a sempre più numerose richieste di apertura straordinaria (durante importanti manifestazioni cittadine come I Primi d’Italia o la Festa di Scienza e Filosofia) o ad articolate forme di collaborazione avanzate da scuole primarie e secondarie cittadine.
Nella sua forma moderna la Giostra della Quintana ha conosciuto due momenti evolutivi fondamentali: la rinascita, nel 1946, con la quale la città dopo la tragedia della seconda guerra mondiale e dei bombardamenti, ha trovato nella riscoperta della propria storia una nuova fondazione fatta di concordia e festa; la maturità, negli anni Settanta, quando alla manifestazione storica venne associato, con l’apertura delle Taverne, l’aspetto enogastronomico per farne un binomio vincente dal punto di vista sia economico che turistico.
Dopo oltre settanta anni di storia moderna è nostra convinzione che la Quintana oggi possa e debba essere portatrice di un nuovo e più importante processo evolutivo.
La Quintana oggi deve divenire un fatto culturale, per essere non solo uno degli eventi del calendario estivo, ma un valore identitario e quindi collettivo, sociale, della città.
Sezione multimediale
Il Museo è diviso in 12 sezioni. Cliccando sul numero corrispondente potrai accedere alla descrizione dell’area e visualizzare i relativi contenuti. E’ possibile anche utilizzare i QR code che trovi all’interno del Museo seguendo un percorso numerato.