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06 – La teca documentale

Nella prima teca sono conservati dei documenti molto importanti per la storia della Quintana e del Nobile Rione Giotti. In alto a sinistra è esposto un documento originale del 1906. Si tratta dell’invito di nozze delle famiglie Ubaldi-Amori. All’epoca era usanza ristampare dei documenti storici cittadini per farne degli inviti di nozze. In quell’occasione fu ristampato il documento “Stimolo generoso di virtù”, vale a dire il primo regolamento di Giostra del 10 febbraio 1613. Nell’articolo sottostante Emilio De Pasquale, segretario di Monsignor Faloci Pulignani, spiega come a seguito del ritrovamento di questo invito fu poi ritrovato l’originale del 1613, circostanza da cui nacque l’idea di riorganizzare la Giostra della Quintana moderna come festa da dedicare alla rinascita della città dopo le devastazioni della Seconda guerra mondiale.
Nella parte destra della teca sono conservati il primo Statuto Rionale (in basso), dove viene descritto il giuramento che doveva prestare il Cavaliere e dove viene stabilito che la figura dell’Alfiere, colui che porta la bandiera rionale, dovesse essere di carattere ereditario, e alcuni documenti che attestano come il Rione Giotti fu il primo, per intuizione dell’allora Priore Amedeo Ciancaleoni, ad avviare alla metà degli anni ’70, il percorso delle Taverne come punti di ritrovo e impegno per i giovani della città e come fonti di guadagno economico e promozione turistica in grado di associare alla manifestazione storica la tradizione enogastronomica.

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